Linguaggio, società, corpo. Utopie ed eterotopie in Michel Foucault
Résumé
Questo articolo intende mostrare come la preoccupazione manifestata da Foucault, a metà degli anni Sessanta, per la questione dello spazio e delle sue rappresentazioni, sia ancorata a una riflessione profonda sui temi congiunti dell’utopia e dell’eterotopia. Questi temi sono affrontati da Foucault in funzione di una tripla declinazione del paradigma spaziale, accordato successivamente alle dimensioni del linguaggio, del sociale e del corpo proprio – e ai diversi registri di esperienza che sono loro legati: l’esperienza letteraria, la sperimentazione dello spazio sociale e delle forme di socializzazione e la prova dell’incarnazione. Il riferimento all’eterotopia e all’utopia
serve dunque a pensare la relazione con un altro o con un altrove che turba l’evidenza delle parole, dei luoghi e del corpo. Appare quindi il fatto che non ci sia spazio dato senza questi “spazi altri”, che lo arricchiscono o lo contestano, lo aprono in ogni caso alla possibilità di un divenire.